Avete mai utilizzato il sale rosa dell’Himalaya in cucina? Conoscete le proprietà benefiche che può apportare il consumo di questo particolare tipo di sale? Noi di Grand Chef Evolution vogliamo guidarvi alla scoperta delle sue proprietà e dei suoi possibili usi in cucina.
Il sale rosa dell’Himalaya deve il proprio nome alla miniera di sale di Khewra da cui viene estratto: si tratta di una delle più grandi miniere al mondo, situata a poche centinaia di chilometri dalla catena montuosa dell’Himalaya.
La maggiore commercializzazione del sale rosa dell’Himalaya è principalmente per prodotti cosmetici: con questo particolare tipo di sale si ricavano per lo più saponi, sali da bagno o maschere e scrub per la cura della pelle, ma trova impiego anche in cucina nella preparazione di particolari ricette in sostituzione del comune sale da cucina, grazie alle sue particolari proprietà di cui vogliamo parlarvi in questo articolo.
Il sale rosa dell’Himalaya si differenzia dal tradizionale sale da cucina perché è un sale di miniera. Questo sale è privo di tossine e non è sottoposto ad alcun trattamento, a differenza del sale da cucina ricavato dalle acque dei mari e degli oceani. Il colore rosa del sale himalayano è dovuto, infatti, al fatto che il salgemma non subisce nessuno sbiancamento.
La differenza tra sale rosa dell’Himalaya e sale marino riguarda anche la composizione organica: il sale che solitamente utilizziamo in cucina è composto quasi esclusivamente da cloruro di sodio e, a differenza del sale rosa, non contiene sali minerali.
La ricca composizione organica del sale rosa himalayano comporta numerosi benefici per la nostra salute. Gli effetti benefici sull’organismo derivano principalmente dalle proprietà del potassio, del rame, dello zinco, dello iodio e degli altri numerosi microelementi presenti in questo sale:
Va comunque considerato che la composizione chimica e organica del sale rosa varia notevolmente a seconda della profondità di estrazione del salgemma dalle miniere. A certi livelli è possibile trovare, ad esempio, sali più ricchi di potassio, mentre ad altri può aumentare la quantità di zinco presente.
Il sale rosa è utilizzato maggiormente nella cultura gastronomica asiatica. Al gusto si presenta più morbido del tradizionale sale da cucina e pertanto tende a non coprire i sapori. E’ particolarmente adatto per condire pesce, carne, verdure crude e cotte, vinaigrette e vari tipi di salse, mentre è meno indicato per salare le pietanze liquide come, ad esempio, brodi e zuppe perché tende a sciogliersi più lentamente rispetto al tradizionale sale marino.
Il sale rosa dell’Himalaya, come visto, è molto differente rispetto al tradizionale sale da cucina e il suo impiego nelle ricette può comportare diversi benefici per la nostra salute. Sostituire il sale rosa al sale da cucina tradizionale può, in primo luogo, ridurre il rischio di ipertensione, per il minore quantitativo di cloruro di sodio, e aiutare a combattere la ritenzione idrica.