L'avena è un cereale da sempre presente nell’alimentazione delle popolazioni europee e durante il Medioevo costituiva una delle fonti principali di sostentamento: era la base per la preparazione di piatti molto poveri ma nutrienti, come il porridge. In Italia a lungo sottovalutata ed impiegata soprattutto come mangime per cavalli, oggi è diventata addirittura un trend alimentare e non soltanto fra le persone intolleranti al glutine. Ingrediente immancabile nel muesli della colazione ma anche in snack e barrette, oltre ad essere naturalmente privo di glutine, è un alimento molto energetico, che conta 353 calorie ogni 100 g di prodotto, ed è ricco di nutrienti, pertanto è adatto per l’alimentazione degli sportivi ed è apprezzato da chi è particolarmente attento ad un’alimentazione sana ed equilibrata in virtù delle sue proprietà. Vediamo quindi nel dettaglio i benefici dell’avena, i suoi valori nutrizionali e le caratteristiche essenziali.
Mangiare avena conferisce benefici importanti per il nostro corpo. Infatti, oltre ad avere un apporto energetico rilevante, questo cereale è una ricca fonte di vitamina B, minerali come magnesio, potassio, zinco e ferro e contiene amminoacidi essenziali e acidi grassi polinsaturi. Notevole inoltre il contenuto di fibre alimentari, in particolare beta-glucani. Per quanto riguarda i valori nutrizionali, in 100 grammi di avena sono presenti 66 g di carboidrati, 10 g di fibre, 7 g di grassi “buoni” e 16 g di proteine vegetali, il 12% in più rispetto ad altri cereali. In virtù delle sue proprietà, l’avena apporta i seguenti benefici:
L’avena, come confermato da numerosi studi clinici, non contiene glutine perciò non ha controindicazioni per chi è celiaco e, se viene coltivata e poi processata in un ambiente protetto e non contaminato da altri cereali, può essere consumata senza problemi. Occorre dire, però, che una ridotta percentuale di persone celiache non la tollerano a causa della presenza di avenina, una sostanza proteica che presenta delle catene polipeptidiche simili a quelle dei cereali contenenti glutine. Si tratta però di casi rari: in genere i fastidi generati dall’avena sono dovuti per lo più all’alto contenuto di fibre che può causare, per chi non consuma abitualmente avena, gonfiore e tensione addominale. In questi casi basta assumerne quantità ridotte in modo da far abituare l’intestino e poi aumentarle gradualmente.