Cucinare gli spaghetti con le vongole al cartoccio è molto semplice con Grand Chef Evolution. Questa preparazione è un’alternativa ai tradizionali spaghetti con le vongole la cui cottura al cartoccio contribuisce ad arricchirne il sapore. Insomma, un piatto classico, ma in una versione gustosa e divertente. Parola di Chef!
Prima di procedere alla preparazione controllare le vongole, scartare quelle aperte o rotte, quindi metterle a spurgare per almeno due ore in acqua salata; trascorso questo tempo si può cominciare la cottura nel seguente modo:
inserire direttamente nella pentola di vetro del Grand Chef Evolution (senza utilizzare griglia o teglia) un po’ d’olio e lo spicchio d’aglio spaccato a metà, quindi impostare a 260°, Fan alta, 5 minuti e premere Start.
Trascorso questo tempo aggiungere le vongole precedentemente spurgate e cuocere per altri 10 minuti circa finché non si apriranno tutte.
Durante la cottura delle vongole cuocere gli spaghetti in acqua bollente scolandoli a metà della loro cottura.
Tagliare ora un foglio di carta forno (circa 40 x 40 cm.) ed appoggiarlo su un piatto, mettere sopra gli spaghetti conditi con un po’ di olio delle vongole, quindi aggiungere il sugo con le vongole, qualche pomodorino datterino tagliato a metà, e chiudere i cartocci a mo’ di fagottino usando rafia naturale o carta alluminio.
Cuocere secondo scheda tecnica.
È possibile cucinare qualsiasi tipo di pasta al cartoccio con lo stesso procedimento e rispettando le impostazioni indicate nella scheda tecnica degli spaghetti con le vongole al cartoccio.
Prima di acquistare questo frutto di mare per realizzare i tuoi spaghetti con le vongole al cartoccio è necessario conoscere alcune cose.
È possibile trovare le vongole in pescheria tutto l'anno, ma il periodo in cui sono più buone è sicuramente da giugno a dicembre. Le dimensioni medie delle vongole che si trovano in commercio è di circa 3,5 cm, anche se possono arrivare fino a 5 cm.
Quando acquistiamo le vongole teniamo ben presente che:
È importante che le vongole conservino l'acqua di mare presente nella conchiglia. Per questo consigliamo, durante il trasporto a casa, di tenerle quanto più possibile compattate tra loro, utilizzando un retino oppure chiuse in una busta che contiene acqua di mare.
Adesso le vongole sono pronte per essere aperte sul fuoco. Attenzione: se qualche vongola dovesse rimanere chiusa... va scartata!
Le vongole sono protagoniste indiscusse di molti piatti della nostra tradizione culinaria, come appunto gli spaghetti con le vongole al cartoccio. Saporite e versatili, si prestano ad essere preparate come antipasto, come condimento per la pasta, per zuppe, o anche come secondo piatto, come le semplici e saporite vongole alla griglia, magari accompagnate da un gustoso contorno.
Il termine "vongola" indica comunemente diverse specie di molluschi appartenenti alla famiglia delle Verenidae (si contano circa 400 specie di vongole in tutto il mondo). Si tratta di molluschi bivalvi che hanno una conchiglia esterna composta da due valve uguali, a forma più o meno triangolare, tenute insieme da una "cerniera" a tre incastri. La parola "vongola", infatti, deriva dal latino volgare "conchŭla", e significa, appunto, "piccola conchiglia".
Nel bacino del Mediterraneo sono presenti una trentina di specie diverse di vongole, tra cui:
La vongola fa parte di diverse tradizioni culinarie regionali del nostro Paese, soprattutto di quelle costiere. In Campania, e principalmente a Napoli, gli spaghetti con le vongole sono il primo piatto d'obbligo alla Vigilia di Natale. Per questo piatto si utilizzano per metà vongole veraci e per metà lupini ed è possibile prepararlo in bianco oppure con i pomodorini a pezzetti. Un’altra variante possibile è questa che vi abbiamo presentato degli spaghetti con le vongole al cartoccio.
Pur avendo probabili origini napoletane gli spaghetti con le vongole sono presenti anche nella cucina tradizionale veneziana sin dal 1700, dove vengono insaporiti dall'aggiunta di zenzero grattugiato. In Veneto le vongole sono chiamate "caparozzolante" dal termine dialettale che indica i pescatori di vongole ("caparozzoli") mentre in Romagna sono dette "poveracce" poiché venivano raccolte facilmente dai poveri sulle spiaggia durante la bassa marea. Da questo termine potrebbero derivare anche le denominazioni dialettali "bevarassa" o "bibarassa". Tipico di questa zona è il sugo di pomodori freschi con le vongole sgusciate.
Il termine "vongola" è utilizzato per indicare molte varietà di molluschi con caratteristiche anche molto diverse l'uno dall'altro.
Ecco dei suggerimenti utili per imparare a riconoscere le vongole:
Le vongole sono organismi filtratori perché si nutrono di sostanze organiche contenute nell'acqua tramite due appendici, o sifoni, che escono dalle valve, di cui uno aspira il liquido e l'altro lo espelle dopo aver trattenuto le sostanze nutritive.
Per questo motivo possono essere veicolo di batteri e virus pericolosi per l'uomo e portare a contrarre malattie come la salmonellosi, il tifo, l'epatite A, il colera.
Per preparare gli spaghetti con le vongole al cartoccio o consumare le vongole in altro modo con tutta tranquillità per la tua salute ricorda di:
Le vongole sono ricche di proteine, vitamine e minerali, come ad esempio vitamine del gruppo B (principalmente B12), vitamina A, fosforo, ferro, selenio, zinco e iodio. Contengono colesterolo, ma anche un'elevata quantità di omega-3 che contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Le vongole sono un tipo di alimento adatto a diete ipocaloriche, grazie al basso contenuto di calorie (circa 72 kcal per 100 g), e consigliato in caso di anemia.
Sono inoltre un alimento facilmente digeribile.
Poiché si tratta di organismi che filtrano l'acqua di mare, posseggono un alto contenuto di sodio e per questo il loro consumo non è indicato in caso di ipertensione o di ipertiroidismo. Inoltre le vongole non devono essere consumate da donne in gravidanza o che allattano, e da chi soffre di allergie ed intolleranze alimentari.
La vongola è un animale estremamente longevo, in grado di vivere più di 400 anni! La scuola Oceanografica della Bangor University del Galles ha scoperto nei pressi delle coste islandesi una vongola risalente a circa 510 anni fa.
La vongola più vecchia del mondo è stata chiamata "Ming" dalla dinastia cinese che regnava all'epoca della sua nascita e la sua età è stata calcolata in base gli anelli presenti sulla sua conchiglia.