Un primo di mare semplice e delizioso, adatto alla tavola delle feste: il risotto al salmone affumicato è un piatto capace di mettere d’accordo tutti a tavola poiché, nonostante la preparazione sia facile, il risultato finale è molto raffinato e d’effetto, specialmente se si sa come impiattarlo in maniera impeccabile. Ingrediente principale di questa ricetta è il salmone, re delle tavole festive nel periodo natalizio, difatti questo primo può essere un’ottima soluzione per riutilizzare il pesce avanzato dalle preparazioni di antipasti e finger food.
Con Grand Chef Evolution realizzare il risotto al salmone affumicato è ancora più facile: grazie alle caratteristiche dei tegami antiaderenti della linea Professional non c’è bisogno di mescolare il riso di continuo. Non solo: la possibilità di regolare tempi, fan e temperatura ci permette di ottenere una consistenza perfetta, senza far scuocere i chicchi. Otterremo così un risotto cremoso e saporito, degno di un ristorante stellato.
Ecco, quindi, come realizzare la ricetta del risotto con salmone affumicato con Grand Chef Evolution.
Per preparare il risotto con salmone affumicato si parte posizionando il tegame professional da 22 sulla griglia bassa, aggiungendo 2 cucchiai di olio evo e poi facendo preriscaldare Grand Chef Evolution a 260°C, fan alta, per 8 minuti.
Conclusa la fase di preriscaldamento, aggiungere il salmone affumicato precedentemente tagliato a pezzetti, mescolare bene il tutto e far cuocere per 2 minuti a 260°C con fan alta.
Aggiungere quindi il riso e un bicchierino di vino bianco, mescolare e far tostare per 4 minuti a 260°C con fan alta.
A questo punto versare nel tegame l’acqua bollente insieme a 2 cucchiaini di dado vegetale in polvere e un pizzico di sale. Mescolare ancora e coprire il tegame con la teglia piena usandola come coperchio. Far cuocere per 18 minuti a 260°C con fan alta.
A cottura ultimata, togliere il coperchio e unire al riso una noce di burro, un po’ di parmigiano, del prezzemolo tritato e mantecare. Lasciar riposare il nostro risotto al salmone affumicato nel tegame per altri 3-4 minuti prima di servirlo a tavola.
Per rendere il risotto ancora più cremoso si può aggiungere del formaggio spalmabile, bianco o aromatizzato con erbe per conferire al piatto un gusto più rustico. In alternativa, possiamo impiegare anche della robiola oppure del gorgonzola se preferiamo gusti più decisi. Se amiamo il risotto filante, invece, il trucco sta nell’aggiunta di cubetti di provola fresca durante la mantecatura. E se desideriamo sentire maggiormente il sapore di mare? Basta sostituire l’acqua calda di cottura con un delicato guazzetto di pesce.
Da molti anni ormai il salmone è uno dei cibi che non manca mai sulla tavola delle feste e che viene impiegato in tantissime ricette, tanto da essere diventato uno dei prodotti ittici più consumati in Europa. La richiesta sempre maggiore ha favorito la crescita di allevamenti di salmone, realizzati in bacini artificiali con acqua salata. Il tipo più diffuso e commercializzato è il salmone atlantico (Salmo salar), che rispetto a quello del Pacifico ha carni più consistenti e un sapore più forte. Si può trovare in commercio in tranci, pronto per essere cucinato, oppure affumicato, tagliato a fettine sottili, destinato per lo più ad antipasti, tartine e toast. Ma come si fa a scegliere un salmone affumicato di qualità?
Si parte anzitutto dalla confezione: al momento dell’acquisto in negozio facciamo attenzione che il salmone sia riposto nei banchi frigo, a una temperatura fra 4 e 0°C. Evitiamo le confezioni esposte a temperatura ambiente; se non è presente la data di confezionamento sull’etichetta, controlliamo sempre la data di scadenza in modo da evitare quelle che presentano date imminenti o comunque inferiori a tre mesi. Nella maggior parte dei casi si tratta di pesce di acquacoltura ma in quanto al tipo è sempre meglio scegliere il salmone atlantico, anche perché sulle etichette del salmone proveniente dal Pacifico generalmente non viene riportata la specie e si rischia di imbattersi in esemplari meno pregiati. Il colore, a differenza di quanto si possa pensare, non è d’aiuto nella scelta di fette di salmone affumicato di qualità: questo perché dipende dal tipo di alimentazione del pesce e in un allevamento questa caratteristica può essere facilmente “controllata”. Va da sé che le qualità migliori di Salmo salar sono quelle denominate “selvagge”, pescate in mare aperto, ma dai prezzi decisamente più alti.
Per capire se il salmone che abbiamo acquistato è di buona qualità, una volta aperta la confezione non resta che affidarsi ai propri sensi. Alla vista, deve presentare carni di colore omogeneo, striate da linee bianche sottili di grasso, lucide lungo i bordi, i quali non devono mai risultare troppo asciutti o tendenti al marrone o al giallo. Le fettine non devono avere macchie brune. L’odore deve essere gradevole, di mare, leggermente iodato. Il test finale è affidato al gusto: assaggiandolo, il salmone affumicato deve avere una consistenza fondente e morbida, ma mai pastosa. Si deve sentire il sapore delicato del pesce, una lieve nota sapida della salatura e gli aromi non invasivi dell’affumicatura.
Il salmone affumicato si conserva in frigorifero e una volta aperto dura sino 2-3 giorni avvolto nella carta stagnola. Prima di impiegarlo nelle nostre ricette, che si tratti di antipasti o del risotto al salmone affumicato, è consigliabile aprire la confezione con qualche ora d’anticipo, in modo da ossigenare le carni del pesce e stemperare il forte odore iniziale dell’affumicatura.