Il petto di pollo al vino bianco è una ricetta light, ideale per chi è a dieta e vuole provare qualcosa di diverso rispetto alle solite proposte ipocaloriche talvolta poco invitanti o noiose. Taglio trasformista per eccellenza, le delicate carni bianche del petto permettono di sperimentare ampiamente in cucina, dando vita a preparazioni rapide e stuzzicanti come questa. In pochi minuti, infatti, possiamo ottenere delle fettine di pollo tenere e succose avvolte in una salsa cremosa ed aromatica, resa densa dalla farina, sostituibile con amido di mais se preferiamo una versione senza glutine di questa ricetta. Grand Chef Evolution ci permette di coniugare gusto e leggerezza cucinando le fettine in maniera sana e preservandone le proprietà nutritive senza asciugare troppo la carne. Accompagnato con verdure di stagione oppure con un contorno di pisellini o funghi trifolati, il petto di pollo al vino bianco si dimostra essere un piatto sempre attuale e adatto sia per un pranzo veloce che per occasioni più eleganti.
Ecco, quindi, come preparare dei gustosi petti di pollo al vino bianco con l’aiuto di Grand Chef Evolution.
Per preparare il petto di pollo al vino bianco si parte inserendo un tegame a scelta della linea Professional sulla griglia media del Grand Chef Evolution, si aggiunge il burro e si fa preriscaldare a 260°C, fan alta, per 5 minuti, in modo da scioglierlo.
Nel frattempo preparare le fettine di petto di pollo: infarinarle per bene e, quando il burro inizia a sfrigolare, aggiungerle al tegame e impostare sul display del Grand Chef la cottura per 8 minuti, fan alta.
Giunti a metà cottura, versare il vino bianco nel tegame, aggiungere un cucchiaio di farina precedentemente setacciata, un po’ di acqua calda, salare e mescolare al fine di far sciogliere la farina e rendere il sughetto più denso e cremoso.
Una volta che le fettine di pollo al vino bianco saranno pronte, servirle calde accompagnate da un contorno di verdure di stagione.
Molte persone hanno l’abitudine di lavare le carni del pollo prima di impiegarle nelle proprie ricette, non tutti sanno però che è una procedura errata e pericolosa per la salute. Può capitare, infatti, che il pollame sia contaminato da batteri come Clostridium perfringens, Salmonella e Campylobacter che possono causare intossicazioni alimentari gravi. L’unico modo per eliminare efficacemente questi batteri è cuocere la carne, mentre lavarla contribuisce solamente a diffondere i batteri sulle superfici della cucina e su altri cibi, favorendone la contaminazione. Se vogliamo pulire il pollo per rimuovere eventuale sangue rappreso o impurità meglio tamponare le carni con un foglio di carta assorbente. Mai lavare il pollo, quindi, e se lo tocchiamo senza guanti, laviamoci bene le mani appena possibile.
Cucinare il pollo è facile però, come tutte le cose semplici, non va sottovalutato. Trattandosi di una carne povera di grassi, il petto tende a seccarsi o indurirsi, ma con gli accorgimenti giusti è possibile ottenere un risultato da leccarsi i baffi. La fase di cottura è molto importante, e come abbiamo visto, Grand Chef Evolution è un ottimo alleato in cucina per ottenere dei petti di pollo al vino bianco teneri e succosi grazie al sistema di circolazione forzata dell’aria calda che ne preserva pure il sapore e le caratteristiche organolettiche. Vi sono poi degli ulteriori trucchi che possiamo adottare per rendere morbido il pollo, come:
Acquistando i petti di pollo dal macellaio o al supermercato avremo sicuramente notato che questo taglio di carne può avere una tonalità rosata o tendente al giallognolo. A parità di freschezza, le due varianti di colore della carne del pollo non sono diverse in quanto a qualità e non devono preoccupare: la differente tonalità indica solamente il tipo di alimentazione seguita dai polli di allevamento. Difatti, le carni rosate provengono da polli alimentati con sorgo e frumento mentre quelle dal colorito giallastro appartengono a polli nutriti prevalentemente con mais. La principale differenza fra petto di pollo bianco e giallo risiede in sapore e consistenza: le carni bianche hanno un gusto delicato e risultano più tenere; quelle gialle sono più saporite e decise, con una consistenza croccante in cottura. Che sia gialla o bianca, per le nostre ricette con il pollo scegliamo sempre carne proveniente da polli di allevamenti italiani, meglio ancora se biologici e allevati a terra con metodi tradizionali, alimentati con granaglie di qualità.