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Panini per hamburger

Piatto unico,Lievitati
Sai che Grand Chef Evolution può funzionare come una perfetta camera di lievitazione? Con le funzioni di cottura a bassa temperatura e tempo prolungato, preparare in casa i tuoi panini per hamburger diventa semplicissimo, e il risultato è assicurato!
Procedimento

Mettere in una planetaria la farina, il lievito sciolto nel latte, l'uovo, l'olio, un pizzico di sale e un cucchiaio di zucchero, e impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Su una spianatoia leggermente infarinata formare con l’impasto dei piccoli panini, aggiungendo se serve un po’ di farina per non farlo attaccare alle mani.
Disporre quindi i panini su una teglia liscia o su una teglia forata leggermente unta in precedenza.

Posizionare la teglia sulla griglia bassa del Grand Chef Evolution e lasciar lievitare i panini per due ore ad una temperatura di 40°C, fan bassa.

A lievitazione ultimata spennellare la superficie dei panini con l'uovo sbattuto e cospargerla con dei semi di sesamo, quindi cuocere secondo scheda tecnica.

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Panini per hamburger: lievitazione perfetta

Nella preparazione dei panini per hamburger, la lievitazione è sicuramente la fase più delicata e importante, quella in grado di garantire o meno la perfetta riuscita della nostra ricetta. La lievitazione è quel processo grazie al quale l'impasto aumenta di volume per effetto della fermentazione del lievito che produce anidride carbonica. Questa rimane intrappolata nella maglia glutinica e, nel tentativo di fuoriuscire, forma delle bolle che fanno gonfiare l'impasto.

Affinché la lievitazione avvenga con successo è necessario tenere l'impasto ad una particolare temperatura, che va mantenuta costante. Grand Chef Evolution può funzionare, in questo senso, come una vera e propria camera di lievitazione, in grado di mantenere tutte le condizioni necessarie all'impasto per lievitare alla perfezione. La funzione di cottura a bassa temperatura per tempi prolungati (anche fino a 24 ore) permette di impostare la temperatura a 40°C e mantenerla costante per tutto il tempo necessario alla lievitazione dell'impasto; lunghi tempi permettono, inoltre, di impiegare una minore quantità di lievito, a tutto vantaggio della digeribilità e del gusto.

La storia dei panini per hamburger: burger buns

Tondi, morbidissimi e ricoperti da croccanti semi di sesamo, i classici panini per hamburger sono legati, nell'immaginario comune, ai fast food e a un modo di mangiare veloce e pratico, tipico di stili di vita moderni. In realtà i "burger buns" hanno una storia molto più antica di quanto ci si potrebbe aspettare, sebbene, come sempre avviene per quei cibi ormai diffusissimi, non è facile stabilire con certezza chi sia stato il primo ad inventare i tanto amati panini per hamburger. Una certa tradizione vuole che siano stati ideati a cavallo tra '800 e '900 proprio per accogliere, con la loro caratteristica forma circolare, le polpette tonde di Amburgo, quelle che oggi conosciamo con il nome di hamburger. Il giornalista statunitense Michael Wallis, durante la sua ricerca del "miglior hamburger dello Stato", giunse a Tulsa, in Oklahoma, dove scoprì che proprio lì nel 1891, in occasione della festa del 4 luglio, Oscar Weber Bilby, proprietario del Weber's Root Beer Stand, servì per primo l'hamburger in un dolce e soffice panino rotondo preparato dalla moglie, in sostituzione delle fette di pane di segale (il "patty melt") utilizzate fino a quel momento per accompagnare l'hamburger.

Secondo un'altra tesi, l'hamburger così come lo conosciamo oggi sarebbe nato a Whichita, Kansas, nel 1921, ad opera del friggitore Walter Anderson, fondatore, nel 1921, di quella che viene considerata la prima catena di fast food, la White Castle. A lui viene attribuita sia l'introduzione del panino per hamburger, sia l'idea di schiacciare quella che fino a quel momento somigliava più a una grande polpetta che ad un hamburger vero e proprio.