Essiccare i cachi è un’operazione piuttosto rapida, è sufficiente infatti seguire i semplici passaggi riportati qui di seguito:
A questo punto bisognerà disporre le fette sulle tre griglie del Grand Chef Evolution: bassa, media e alta.
Fatto questo, si potrà procedere all’essiccazione dei cachi, seguendo la scheda tecnica per programmare il dispositivo.
È preferibile scegliere dei cachi non troppo maturi, in quanto, grazie all’essiccazione, il frutto acerbo tenderà anche a perdere la sua tipica astringenza.
Se si vuole conservare i cachi per molto tempo, è utile allungare il tempo di essiccazione fino a quando le fettine non saranno completamente asciutte e prive di umidità. Questa accurata procedura permetterà ai frutti di mantenere tutte le loro proprietà organolettiche.
I cachi essiccati, oltre ad essere gustosissimi mangiati semplicemente al naturale come spuntino, si prestano a numerose preparazioni ed abbinamenti originali: per una colazione ottima e ricca di vitamine è possibile consumarli tagliati a pezzettini con lo yogurt naturale, oppure, per un pasto leggero e nutriente, sono ottimi abbinati ad un’insalata mista di verdure.
I cachi non sono l'unica preparazione che puoi ottenere con Grand Chef Evolution. Per una colazione energetica puoi essiccare e disidratare qualsiasi tipo di frutta.
Si sa, insieme alle castagne arrosto i cachi sono uno dei simboli tipici dell’autunno. Quello che non tutti immaginano è che l’albero del cachi possieda una tradizione millenaria. Le origini della sua coltivazione risalgono infatti alla Cina di 2000 anni fa. Verso la metà dell’800, la pianta fece il suo arrivo in America ed Europa. Nello specifico, i cachi comparirono in Italia intorno al 1880 ottenendo un gradimento davvero notevole.
La diffusione sul territorio nazionale ebbe inizio dalla Campania, nelle zone di Salerno durante i primi anni del Novecento, per poi estendersi in Sicilia dove tutt’oggi è possibile gustare la qualità di cachi più pregiata, caratterizzata da un aspetto selvatico, con dimensioni contenute e una dolcezza estrema nella polpa.
Le coltivazioni di questi frutti preziosi arrivarono poi in Emilia-Romagna, proseguendo in seguito, disordinatamente, su tutta l’Italia.
Questi frutti così speciali ricevettero l’attenzione e l’apprezzamento di Giuseppe Verdi che, verso la fine dell’Ottocento, ringraziò, attraverso uno dei suoi scritti, chi glieli aveva donati.
Ma perché questi frutti sono così preziosi? La risposta è semplice: i cachi sono davvero ricchi di proprietà nutrizionali ottime e sono considerati dai nutrizionisti un alimento completo ed estremamente favorevole per la salute.
Molte persone credono erroneamente che i cachi vadano evitati perché ricchi di zuccheri, questo è valido in particolar modo per persone che devono seguire una dieta contro l’obesità o per individui affetti da diabete. Nello specifico, per ogni 100 grammi di questi frutti, abbiamo circa 70 kcal. Essi possiedono molto potassio, che conferisce proprietà depurative e diuretiche, oltre a innumerevoli e utilissimi sali minerali, tra i quali il magnesio, decisivo contro la spossatezza, il calcio, il fosforo e il sodio.
I cachi sono inoltre davvero preziosi contro lo stress e la stanchezza psicofisica, sono utili in particolare a coloro che praticano attività motorie e attività sportive agonistiche, in quanto, attraverso gli zuccheri semplici contenuti nella loro polpa, sono in grado di fornire all’organismo energia immediata. I cachi sono ricchissimi di vitamine, in particolare – come suggerisce il loro colore arancione – possiedono molta vitamina C.
Tali frutti, infine, contengono molte fibre, questo fa di loro dei perfetti alleati contro la stitichezza e grazie alle loro virtù epatoprotettrici mantengono la flora intestinale sana, anche durante i trattamenti antibiotici che spesso destabilizzano l’equilibrio dell’intestino.
In conclusione i cachi hanno un’ottima influenza protettiva verso organi interni come la milza, lo stomaco, il pancreas e, in generale, verso l’intero sistema immunitario.